Ptosi mammaria: i modi per correggerla e stare meglio

Un disturbo che accomuna moltissime donne a seguito di una gravidanza o allattamento è il cedimento della ghiandola mammaria, meglio definita con il termine di ptosi mammaria.

Si tratta di un fenomeno normale che si verifica dopo essere diventate mamme anche se ci possono essere altri fattori che favoriscono la caduta e il dispiegamento della pelle del seno, come un’eccessiva perdita di peso.

Tuttavia, non c’è da allarmarsi perché il problema si può facilmente risolvere grazie alla chirurgia estetica, anche se sul web si possono trovare alcuni esercizi per rassodare il seno, ma diciamoci la verità, per risolvere definitivamente il dilemma occorre sottoporsi ad un’operazione chirurgica affidandosi solo ed esclusivamente a personale altamente competente in materia.

Come avviene l’intervento per la ptosi mammaria

L’intervento può durare minimo un’ora e mezza o protrarsi per tre ore, questo dipende dalla complessità dell’operazione.

La paziente non avverte alcun dolore durante lo svolgimento dell’operazione perché è sottoposta ad anestesia totale.

Fatte queste doverose premesse, l’intervento viene svolto in questo modo: il chirurgo rimuove l’areola e il capezzolo e sposta la ghiandola mammaria in una posizione più alta per dare una forma più armonica al seno. Se è presente un eccesso di pelle, anch’essa verrà eliminata.

Per quanto riguarda le cicatrici che si potrebbero formare, dipendono da quanto è grande la ptosi da correggere.

Se è di lieve entità, si può intravedere una piccola incisione intorno all’areola, se invece è piuttosto grande, allora saranno diversi i segni presenti.

Eventuali rischi legati all’intervento di ptosi mammaria 

Come per ogni intervento chirurgico, anche per la ptosi mammaria possono subentrare dei rischi, ma è molto significativa la scelta del medico chirurgo.

Rivolgersi ad una persona specializzata e competente in materia limita i rischi, che non significa che siano del tutto assenti ma di sicuro si potrà dormire in sonni più tranquilli.

Non si possono sottoporre all’operazione chirurgica le ragazze al di sotto dei 17 anni di età. Coloro che intendono procedere con un’altra gravidanza si consiglia di aspettare almeno 6 mesi dopo l’intervento.

Prima dell’operazione: un piccolo vademecum

Ovviamente, prima di sottoporsi a questo intervento si dovranno seguire alcuni step fondamentali:

  • 48 ore prima di sottoporsi all’intervento verrà pianificato un consulto con l’anestetica;
  • occorre smettere di fumare almeno un mese e mezzo prima dell’operazione e astenersi anche un mese dopo, questo per incrementare il periodo di guarigione;
  • 10 giorni prima non bisogna far ricorso a farmaci che contengono aspirina;
  • in alcuni casi, la contraccezione orale deve essere interrotta.

Invece, dopo l’operazione, si dovrà essere consci che:

  • il dolore sarà piuttosto sopportabile;
  • è normale intravedere gonfiori e contusioni, spariranno dopo circa 2 o 3 settimane;
  • si consiglia di indossare un reggiseno di sostegno sia di giorno che di notte;
  • occorre sottoporsi ad una visita di controllo dopo 3 giorni dall’operazione;
  • non bisogna eseguire attività fisica per almeno 1 mese.

Silvia

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