La luce artificiale può nuocere alla salute?

Se di notte siete abituati a dormire con la luce accesa e ricevete una bolletta troppo alta, cercare su internet un’offerta sull’energia elettrica più economica potrebbe non essere sufficiente. Infatti gli scienziati hanno dimostrato che troppa luce artificiale può nuocere alla salute.

Perché alla lunga la luce artificiale fa male

La luce artificiale è entrata di prepotenza nella nostra vita quotidiana, anche per questo è importante interrogarsi sulle eventuali ripercussioni che può avere sulla salute. Una recente ricerca dell’Università di Leiden, in Olanda, ha purtroppo confermato questo sospetto pubblicando i dati sulla rivista “Current Biology”. Secondo questa ricerca la luce artificiale, e quindi l’assenza o l’alterazione del corretto ciclo luce-buio nell’ambiente domestico, porterebbe a un peggioramento di diversi parametri dello stato di salute dell’essere umano. Tra questi indicatori possiamo inserire ad esempio il corretto funzionamento del sistema immunitario, il progressivo indebolimento dell’organismo e dei muscoli, nonché precoci segnali osteoporosi. Si tratta insomma di una sorta di invecchiamento precoce anche se, fortunatamente, i danni alla salute dovuti all’esposizione prolungata alla luce artificiale sarebbero reversibili. Questo significa che si potrà tornare al corretto benessere del nostro organismo interrompendo l’esposizione alla luce artificiale. Diversi esperimenti condotti sui topi, alcuni dei quali sono stati sottoposti a luce artificiale per 24 settimane consecutive, hanno evidenziato come il loro orologio biologico principale sia risultato notevolmente rallentato. Dopo la fine dell’esperimento i topi hanno poi recuperato nel giro di pochi giorni il corretto equilibrio psicofisico.

Può nuocere alla salute anche la luce dei dispositivi elettronici?

Tutti ormai possediamo uno smartphone, solo che pochi sanno che bisognerebbe limitarne il più possibile l’utilizzo soprattutto nelle ore serali. Il motivo? La luce blu emessa dagli schermi dei nostri dispositivi elettronici può danneggiare la vista anche in modo significativo. La luce blu è una componente dello spettro naturale cui ci esponiamo quotidianamente, quindi non sarebbe dannosa di per sé, tuttavia quella emessa da smartphone e tablet sarebbe talmente intensa da diventare pericolosa. Non a caso la luce blu degli smartphone risulta visibile anche al sole! Inoltre sono solo relativamente pochi anni che si è iniziato a esporre gli occhi alla luce blu di notte, di conseguenza gli effetti a lungo termine sulla vista rimangono ancora largamente sconosciuti. Secondo molti oftalmologi, l’esposizione costante alla luce blu dei display degli smartphone in orari serali e notturni confermerebbe un qualche legame con la degenerazione maculare precoce della retina. Meglio, quindi, cercare di limitarla per quanto possibile, poiché la luce blu oltre a danneggiare la vista sopprime anche la produzione di melatonina, un ormone che viene prodotto dalla ghiandola pineale che serve proprio a regolare correttamente i cicli del sonno. L’inibizione della melatonina rischia di causare insonnia e tutti i disturbi ad essa collegati, purtroppo non certo secondari.

La luce e i ritmi biologici: l’esperimento sulle galline

L’esposizione alla luce artificiale può alterare anche i ritmi biologici. Lo conferma la psichiatra Cristina Colombo, responsabile del Centro dei disturbi dell’umore all’Ospedale San Raffaele di Milano, che ha ricordato come in alcuni allevamenti le galline siano sottoposte a una successione luce-buio ogni 12 ore al posto delle 24 ore naturali. Questa alterazione della percezione luce/buio le porterebbe a deporre due uova al giorno al posto di uno. Tutto bene quindi? Purtroppo no, in quanto alla maggiore produttività delle galline corrisponde anche un concreto accorciamento della speranza di vita.

Dormire con la luce accesa di notte farebbe molto male al nostro organismo perché ci impedirebbe di raggiungere gli stadi più profondi del sonno. La luce artificiale accesa di notte finisce per sollecitare il nostro orologio biologico, impedendo il corretto riposo e accorciando, alla lunga, il nostro benessere psicofisico. Il consiglio è quindi quello di dormire la notte il più possibile al buio, cercando anche di porre rimedio all’inquinamento luminoso che caratterizza le nostre città. Del resto l’illuminazione artificiale è entrata di prepotenza nella vita dell’uomo solo in tempi recenti, dopo che per millenni l’evoluzione è stata legata al cosiddetto ritmo circadiano di 24 ore basato sull’alternanza luce/buio.

Anche la luce a led può nuocere alla salute?

Negli ultimi tempi si stanno affermando sempre di più le luci LED per via delle loro qualità in tema di efficienza luminosa, risparmio energetico e durabilità. Ci si chiede quindi lecitamente quale sia l’impatto sulla salute delle luci LED, visto e considerato che sono sempre di più coloro che le acquistano e le installano nelle proprie case. Stando a un articolo di Casa e Clima, le lampade a LED potrebbero celare una certa pericolosità; tuttavia sono soggette a continui miglioramenti: ad esempio, in passato erano disponibili solo di colore bianco intenso, mentre oggi sono disponibili anche con soluzioni di colore calde, neutre o fredde.

Silvia

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