Dismorfofobia 

La dismorfofobia (disturbo da strappamento di peli) è un disturbo dello spettro ossessivo-compulsivo caratterizzato dalla presenza di ossessioni (dubbi e rimuginii mentali) e/o compulsioni riferiti all’aspetto estetico. Il fulcro della preoccupazione è l’aspetto fisico. Ciò che differenzia la dismorfofobia dal disturbo ossessivo compulsivo è la scarsa consapevolezza che la persona ha del problema.  La dismorfofobiaE’ caratterizzato, rispetto rispetto al disturbo ossessivo-compulsivo, è caratterizzata da una scarsa consapevolezza del problema.

Il nucleo centrale del problema è l’eccessiva preoccupazione per alcuni dettagli dell’aspetto estetico. Tutti possono non apprezzare alcune parti del proprio corpo. noi abbiamo alcune parti del nostro corpo che ci possono non piacere. Quello che rende patologica questa condizione è l’entità della preoccupazione per questi difetti. Difetti che sono spesso solo percepiti o comunque piccoli. Chi soffre di dismorfofobia può passare ore a preoccuparsi del proprio naso e vergognarse a tal punto da non uscire di casa.

Molto spesso chi soffre di dismorfofobia si affida alla chirurgia plastica pensando possa essere che sia una soluzione definitiva al problema. Il problema non è nell’aspetto fisico ma nell’intensità e frequenza spropositata dei dubbi che la persona nutre sul proprio aspetto fisico. Per questo motivo gli interventi chirurgici non risolvono il problema.

La vigoressia

Un sottotipo della dismorfofobia è la cosiddetta vigoressia (dismorfia muscolare) ed è tipica dell’uomo. In questo caso le ossessioni sono relative alla convinzione di avere una muscolatura troppo poco sviluppata. A volte può essere focalizzata, in particolare, su alcuni punti del corpo come ad esempio braccia e spalle oppure sulla definizione muscolare dell’addome (la cosiddetta tartaruga).

Ossessioni

Le ossessioni sono dei pensieri continui, afinalistici che causano disagio e perdita di tempo. Il problema non è tanto pensare di avere un brutto naso, ma continuare a pensarci tutto il giorno ed essere convinti che i propri problemi derivino dal naso e non dalle ossessioni sul naso. Le persone che soffrono di dismorfofobia, infatti, possono passare ore ogni giorno a pensare al loro supposto difetto. Solitamente queste preoccupazioni sono associate a una forte vergogna.

Le preoccupazioni di chi soffre di dismorfofobia sono esclusivamente legati a difetti dell’aspetto fisico. I difetti possono essere spesso lievi o immaginari. Le parti del corpo interessate possono variare col tempo.

Le parti del corpo maggiormente interessate sono:

  • Naso (forma o dimensioni)
  • Faccia (dettagli o simmetria)
  • Capelli o attaccatura dei capelli
  • Orecchie
  • Sudorazione
  • Spalle
  • Geniteli
  • Seno
  • Muscoli (in tal caso si dice vigoressia)

Le ossessioni sono pensieri e come pensieri non devono essere per forza realistici. Alcune persone possono ad esempio avere il dubbio che il naso sia più storto di ieri o avere la sensazione fisica che gli stia uscendo un brufolo.

Compulsioni

Le compulsioni sono dei comportamenti o azioni mentali con carattere ritualistico e ripetitivo che chi soffre di dismorfofobia può mettere in atto per gestire le ossessioni.

Le compulsioni più comuni in chi soffre di dismorfofobia sono il controllo del corpo (body checking) e l’escoriazione della pelle (skin picking). Spesso chi ha questi problemi finisce per ricorrere alla chirurgia estetica senza ottenere nessun miglioramento, anzi a volte il quadro peggiora. 

Il problema delle compulsioni è che sono una strategia a breve termine. Funzionano per gestire il disagio causato dall’ossessione nell’immediato. Non gestiscono l’ossessione, la assecondano e nel lungo termine sono un fattore che aumenta la frequenza e l’intensità di essaelle ossessioni. Inoltre le compulsioni diventano sempre meno efficaci. Questo fa sì che una persona debba ricorrere a sempre più compulsioni per gestire le ossessioni.

Rassicurazioni

Chi soffre di dismorfofobia chiede molte rassicurazioni. Diventano un modo per gestire i dubbi e le emozioni negative causato dalle loro insicurezze. Le rassicurazioni sono un fattore di mantenimento della dismorfofobia. E’ normale e comprensibile che qualcuno voglia rassicurare un proprio caro, però questo comportamento è controproducente nel lungo termine.

Un esempio di richiesta di rassicurazione è “i miei capelli stanno bene?” oppure “Non mi si vede il brufolo sotto al naso vero?”

Evitamenti

Chi soffre di dismorfofobia si vergogna dei propri ‘difetti’ fisici e passa molto tempo a nascondere queste parti del corpo. Possono imparare, ad esempio, a evitare la luce diretta oppure a tenere posizioni che non permettano all’interlocutore di vedere bene la parte del corpo incriminata.

Un classico evitamento è lo specchio, anche se in realtà per molti il continuo controllo allo specchio è una compulsione. In alcuni giorni di maggiore difficoltà chi soffre di dismorfofobia può evitare di uscire, andare a scuola o al lavoro per non farsi vedere dagli altri.

Il 20% degli adolescenti con la dismorfofobia abbandona la scuola. Alcune persone possono arrivare a vivere confinate a casa senza uscire anche per anni.

Trattamento

Il trattamento d’elezione raccomandato dalle linee guida internazionali per il disturbo ossessivo-compulsivo è la terapia cognitiva e comportamentale e la farmacoterapia.

La terapia cognitiva e comportamentale basata su esposizione con prevenzione della risposta (ERP) e ristrutturazione cognitiva. La farmacoterapia basata su inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).

FAQ

Quanto è diffuso?

La dismorfofobia ha una prevalenza stimata tra il 1,7% e il 2,4%. Questo significa che su 100 persone scelte a caso,  ne troviamo due che soffrono di dismorfofobia. Tra i pazienti di chirurgia estetica arriva fino al 8-10%. E’ diffusa tanto negli uomini che nelle donne. Il dismorfismo muscolare si osserva quasi solo negli uomini.

Quando inizia?

La dismorfofobia inizia solitamente a 12-13 anni. L’età media di esordio del problema è di 16-17 anni e in due casi l’esordio è prima dei 18 anni. Può capitare anche agli anziani, ma si sa poco del disturbo in quelle fasce d’età.

 Da cos’è causato?

La dismorfofobia è causata da una molteplicità di fattori di cui si sa poco. C’è una predisposizione genetica e alcuni fattori della personalità che predispongono allo sviluppo del disturbo. Il disturbo è E’ associato ad alti tassi di trascuratezza durante l’infanzia.

Può trovarsi assieme ad altri problemi?

Chi soffre di dismorfofobia solitamente è anche depresso. Questo non succede sempre, ma è una condizione talmente stressante da poter causare importanti ricadute sull’umore. Altri disturbi che sono comunemente associati sono:  il disturbo d’ansia sociale, il DOC e i disturbi correlati a sostanze.

Silvia

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