
Introduzione
L’odontoiatria, è una branca della medicina che si dedica alla prevenzione, alla diagnosi e alla terapia medica delle patologie che colpiscono una o più parti dell’apparato stomatognatico:
– denti;
– gengive;
– ossa mascellari superiori;
– ossa mascellari inferiori (mandibola);
– articolazioni temporo-mandibolari;
– ghiandole salivari;
– tessuti neuro-muscolari;
– mucose orali.
Lo specialista che la pratica è l’odontoiatra, che comunemente viene denominato dentista.
Porre maggior attenzione a tutti questi elementi è molto importante, perché significa molto di più che una buona salute di bocca e denti. È stato dimostrato, infatti, che le funzioni dell’apparato stomatognatico non riguardano solo quelle legate ai movimenti della bocca, come fonazione, masticazione, deglutizione ed espressioni facciali, ma hanno una ripercussione importante anche sulla respirazione e sul sistema tonico posturale. Problemi legati alla postura, disturbi e dolori muscolo-scheletrici possono infatti derivare da un cattivo funzionamento degli organi che fanno parte di questo complesso apparato.
Ecco perché una corretta igiene orale e visite odontoiatriche regolari e periodiche possono contribuire alla salute generale dell’intero organismo.
Riunito odontoiatrico
Un odontoiatra per svolgere il suo lavoro ha bisogno di una serie di strumenti, tra questi vi è il riunito odontoiatrico, ossia il cuore dello studio odontoiatrico, attorno al quale si svolge tutta l’attività del dentista. È costituito da una poltrona, su cui si accomoda il paziente, dotata di uno schienale reclinabile che, consente all’operatore di posizionare nel migliore dei modi il paziente in diverse posizioni, facilitando così l’esecuzione delle terapie.
Tale poltrona si divide in lato operatore, ovvero il lato dove si posiziona l’odontoiatra, e lato assistente, opposto al lato operatore, dove si posiziona l’assistente.
Sul lato operatore troviamo la faretra, ovvero l’unità su cui sono montati vari strumenti odontoiatrici, in genere turbina, manipoli, siringa
aria/acqua. La faretra è collegata ad una pulsantiera che permette di
regolare tutte le funzioni del riunito e ad una pedaliera che permette
di attivare e regolare la potenza degli strumenti rotanti.
Sempre sul lato operatore, troviamo il portatray, sul quale vengono appoggiati i vassoi con gli strumenti manuali e/o i materiali usati
nelle terapie odontoiatriche.
Sul lato assistente si trovano invece le varie terminazioni a cui vengono collegati gli aspira saliva monouso. Questi sono usati per aspirare dalla
bocca del paziente la saliva e/o l’acqua nebulizzata dagli strumenti
rotanti. Sempre su questo lato, troviamo anche il porta-bicchiere e la
sputacchiera per agevolare il paziente nelle manovre di risciacquo.
Collegata al riunito, si trova una lampada che serve ad illuminare
il campo operatorio.
Il riunito è connesso ad un compressore medicale e ad un aspiratore chirurgico. Il compressore è in grado di fornire aria pulita e senza tracce di umidità, questo per la delicatezza dei macchinari attivati dall’aria compressa (micromotori, turbine ecc.), che non possono essere contaminati dalle impurità dell’aria presente nell’impianto. L’aspiratore chirurgico permette invece di aspirare acqua, saliva, sangue dalla bocca del paziente durante le procedure odontoiatriche.
Strumenti odontoiatrici posizionati sulla faretra
Sulla faretra troviamo:
– la turbina, ossia uno strumento rotante, attivato dall’aria compressa che permette, a sua volta, la rotazione di frese montate sulla punta dello strumento. È caratterizzata da un’elevata velocità di rotazione, ma da una bassa coppia di rotazione.
– i manipoli, che vengono montati su un micromotore ad attivazione elettrica o ad aria che, attraverso degli ingranaggi, trasmette il movimento
alla fresa. Esistono diversi tipi di manipoli, a seconda degli usi per i quali vengono impiegati. Uno tra questi è il manipolo ad ultrasuoni che può essere collegato alla faretra da un apposito cordone, o essere costituito da un’unità indipendente non collegata al riunito.
I manipoli a ultrasuoni vengono utilizzati nelle manovre di igiene e,
montando apposite punte abrasive, in endodonzia, protesi e chirurgia.
Altre attrezzature
C’è l’unità radiografica, che consente di visualizzare i tessuti duri a livello della cavità orale (ossa e denti). Si basa sul passaggio di un fascio di elettroni da una sorgente (tubo radiogeno) ad un recettore (pellicola), attraverso il corpo del quale è necessaria la radiografia.
Poi c’è la lampada fotopolimerizzatrice, attraverso la quale è possibile l’attivazione del canforochinone contenuto nelle resine
composite usate per le otturazioni e la ricostruzione delle protesi. I
monomeri contenuti nelle resine vengono attivati da un fascio di luce
blu di lunghezza d’onda specifica e reagiscono trasformandosi in catene polimeriche che conferiscono durezza al materiale. La lampada può essere anche usata in fase diagnostica per valutare la presenza di carie nei settori anteriori (incisivi e canini) tramite la tecnica della transilluminazione. La parte cariata del dente apparirà di un colore diverso rispetto al resto dell’elemento.